venerdì 29 gennaio 2010

RIFIUTI INGOMBRANTI


Passeggiando per Roma può capitare di imbattersi in questo. Uno scaldabagno? Una caldaia? Poco importa, quel che importa è che a Roma queste scene sono considerate normali. A Roma si usa trattare le strade come fossero discariche. Come nel medioevo, quando si pisciava dal terrazzino direttamente in strada. A proposito, lo sapete perché le strade di Roma puzzano sempre di piscio? Provate a fare un salto in centro, guardate quanta gente gira con la bottiglia di birra in mano, quanta gente entra ed esce dai pub. E provate a contare i cessi pubblici che ci sono in giro. Nessuno. Ecco, ci chiediamo: ma questa gente, dopo aver bevuto litri e litri di alcool, dove cazzo piscia? A Roma non ci si pone minimamente il problema. I cessi pubblici non ci sono e mai ci saranno. E così i romani e i turisti pisciano direttamente in strada. Dunque le strade di Roma sono discariche e pisciatoi. Io mi chiedo: ma il Sindaco (e per Sindaco mi riferisco a tutti i sindaci della storia di Roma, dal primo fino ad Alemanno) non gira mai per Roma? Non li vede i problemi che ci sono? Ha una vaga idea della situazione? Ma il Sindaco quando vede la monnezza, gli scaldabagni, i mucchietti di merda, i fiumi di piscio in strada, a cosa pensa? Li percepisce come un reale problema a cui porre, razionalmente, una soluzione? Sennò che cazzo ve votamo a fà? Pe scaldà la poltrona dell'ufficio sul Campidoglio con le vostre chiappe? Pensateci bene voi che andate a votare. Io sulla scheda penso che scriverò qualche parolaccia, tanto per sfogarmi.

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